GENETICA FORENSE

la consulenza genetica forense si occupa di condurre indagini genetiche su campioni biologici sia in ambito civile che penale






Consulenza genetica forense, a cosa serve


La genetica forense si pone come obiettivo l’utilizzo e la ricerca di tracce biologiche al fine di ottenere il profilo genetico forense per studi di comparazione. Questo è possibile perché, se si escludono i gemelli omozigoti, tutti gli individui presentano un profilo genetico diverso e le caratteristiche di quest’ultimo si possono trarre dallo studio di alcune regioni genetiche che risultano altamente informative.

In ambito penale il genetista forense si occupa sostanzialmente di campioni biologici repertati con l’obiettivo di ricostruire quanto accaduto nella dinamica di un possibile crimine. Questo è possibile grazie alla statistica, che permette di stabilire se un determinato profilo è di un dato individuo o di un altro.

In ambito civile invece la genetica forense consente di accertare il riconoscimento (o disconoscimento) dei figli. Allo stesso modo può servire a stabilire altri gradi di parentela (ad es. se un individuo è fratello o fratellastro di un altro).




Consulenza genetica forense, come funziona?

I genetisti di Bgenetica possono fornire un servizio di consulenza genetica forense avvalendosi, per le analisi, di collaborazioni con laboratori specialistici forensi. I medici genetisti di Bgenetica sono in grado di rispondere alle diverse esigenze forensi sia per test eseguiti concordemente tra le parti sia in ambito giudiziario.

Svolgono infatti sia il ruolo di Consulenti Tecnici di Parte (CTP) che quello di Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) su incarico dell’Autorità Giudiziaria in procedimenti civili e penali.


Eseguiamo la consulenza
genetica forense

Avviamo l’analisi
genetica

Aiutiamo il paziente a comprendere i risultati 


Cos’è il test di paternità?


Uno degli ambiti di applicazione della genetica forense, è quello che riguarda l’attribuzione del rapporto di filiazione (test di paternità) o di parentela. Prima di procedere con il test genetico viene fornito un consulto genetico forense pre-test per illustrare le caratteristiche e le implicazioni del test.

Se vi sono le condizioni, seguendo le Linee Guida e le disposizioni legislative in ordine alla tutela dei dati sensibili in ambito genetico, si provvede al prelievo del campione biologico (generalmente tampone buccale). Ottenuto il risultato, le parti vengono convocate per una consulenza genetica forense post-test per illustrare i dati ottenuti e consegnare la relazione conclusiva. Tutte le attività di genetica forense vengono svolte in aderenza alle Linee Guida nazionali ed internazionali e alle direttive della SIGU (Società Italiana di Genetica Umana).




Cosa è il test per la tipizzazione molecolare del cromosoma Y?

Il cromosoma Y, essendo presente esclusivamente nei soggetti di sesso maschile (i maschi hanno infatti un cromosoma Y ed un cromosoma X, mentre le femmine hanno due cromosomi X) viene ereditato senza variazioni di padre in figlio. La caratterizzazione del profilo del cromosoma Y attraverso l’analisi di tutti i marcatori validati per l’uso forense risulta utile per i casi di paternità e per accertamenti di parentela che coinvolgono soggetti maschili (es. test di fratellanza tra due soggetti di sesso maschile). Viene inoltre utilizzato, in ambito penale, per indentificare il contributo maschile di uno o più soggetti in una determinata traccia (es. casi di sospetta violenza sessuale).