La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino legata all’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. La celiachia riguarda l’1% della popolazione mondiale. In Italia parliamo quindi di circa 600.000 persone di cui solo un terzo ha ricevuto una diagnosi.
Da alcuni anni in letteratura è emersa una possibile associazione tra celiachia e disturbi riproduttivi come infertilità, abortività e altre complicanze gravidiche.
Sulla rivista scientifica Human Reproduction del mese di giugno 2018, un gruppo di ricercatori danesi, ha pubblicato i dati di uno studio in cui è stato valutato l’esito della gravidanza di donne affette da celiachia.
Lo studio ha coinvolto 6.319 donne con diagnosi di malattia celiaca e un gruppo di confronto di 63.166 donne senza celiachia. I risultati hanno mostrato che, le donne che avrebbero avuto una diagnosi tardiva di celiachia avevano il 12% in più di probabilità di andare incontro ad aborto spontaneo e il 62% in più di probabilità di andare incontro a parto prematuro rispetto alle donne non celiache.
La celiachia non diagnosticata, dunque, sarebbe associata a una probabilità maggiore del 15% di qualsiasi esito negativo della gravidanza a più di cinque anni prima della diagnosi. I risultati dello studio suggeriscono quindi che le donne che hanno problemi di fertilità, aborti spontanei o parti prematuri dovrebbero sottoporsi agli esami per la celiachia, al fine di individuare precocemente la condizione ove la stessa fosse presente. Scientificamente di contro non vi è alcuna prova che dimostra, che una dieta priva di glutine, senza una diagnosi di celiachia, possa favorire il concepimento o una riduzione delle complicanze gravidiche.
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